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Le uova di Pasqua. Storia e tradizione.

  • Occasioni Valsesia (Filosi Sabrina)
  • 24 mar 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

La tradizione del donare uova nel periodo Pasquale ma non certo uova di cioccolato, nasce già nell’antichità, prima di Cristo.

Esse erano considerate simbolo di rinascita, di fertilità e proprio per questo legati alla primavera. Per gli antichi Egizi, invece, erano il fulcro dei quattro elementi che costituiscono l'universo: terra, acqua, aria e fuoco. Gli antichi Romani, sotterravano delle uova dipinte di rosso, per propiziare la fertilità della terra e quindi del futuro raccolto.

Nel Medioevo si iniziò a fabbricare uova artificiali da offrire come regalo. Erano realizzate con l'impiego di metalli preziosi come l'oro, a volte finemente decorate dagli artigiani, che ricevevano l’ordine dai sovrani, affinché potessero essere donate durante la festa.

Molto famose sono le uova d’oro, opera dell’orafo Peter Carl Fabergé, operoso alla fine dell’800.

Oggi le uova Pasquali, per diverse tradizioni continuano ad avere una funzione legata alla cristianità, infatti, durante il periodo di Quaresima in virtù del digiuno, le uova vengono spesso non consumate e tenute da parte per il periodo successivo la Pasqua.

Quelle di cioccolato, seppur a volte splendide opere di alta pasticceria, hanno perso quel significato più vero di buon auspicio che veniva loro attribuito nel passato, diventando puramente un prodotto commerciale, vista la grande varierà di giochi e gadget che si trovano al loro interno o allegati, per la gioia dei bambini.

Molte Associazioni benefiche comunque, approfittano di questa festa per offrire uova Pasquali, quali mezzo per ricevere in cambio contributi, utili al sostenimento delle loro opere di solidarietà.

Buona Pasqua a tutti voi, amici di Occasioni Valsesia!


 
 
 

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