Il ricordo di "Rosetta Regis" da parte della Dott.sa Piera Mazzone

Anni fa tenni alcune conversazioni all’UNITRE di Borgosesia e di Varallo sulle: “Preghiere vecchie e nuove” raccolte dalla voce di persone anziane che ancora le recitavano. La prima “informatrice” fu Rosetta Regis, originaria di Vocca: fece da tramite la figlia Wanda che registrò dalla voce della madre le preghiere ed una antica filastrocca.

Rosetta ha concluso la sua lunga vita operosa e voglio ricordarla proprio attraverso questa antica Preghiera della buona notte che recitava ancora ogni sera, riscoprendo una Fede ingenua forse, ma certamente ben radicata, che rendeva le persone più consapevoli e fiduciose.

<O Signur mi ca ma met giù/sun più sicur da tirèmi su/tre grasie va dumand:/la bona cunfìssion/la santa comuniun/l’oelio sant/l’Ave Maria av racumand/l’Ava santa che ma bagna/Gesù Crist che ma cumpagna/ante chi vac e ante chi sia…>

Attraverso la Signora Rosetta era anche riemerso un poetico Halloween valsesiano: una preghiera-augurio che le fanciulle adornate con coroncine fiorite, recitavano di casa in casa a Vocca Centro il 1 di maggio, in cambio ricevevano piccoli doni: un pugnetto di riso, qualche uovo, due patate, che a sera venivano trasformate in una cenetta collettiva dalla Signora Fina, un’anziana donna non sposata che si prendeva cura delle giovanette e insegnava loro preghiere, filastrocche.

<L’è rivà ‘l prum dì ‘d macc/Cun al dì ‘d l’Ascension/Cun ai sui verdi foij/Cun ai sui giauni fior/Si vuresti feni ‘l almosna/La faresti mia a noi/La faresti a Santa Maria/Santa Maria mantegna voi e la vosta gent/Chi staghi tuch alegrament.>

Accompagno questo ricordo con un’immagine della Signora Rosetta che indossava il costume di Vocca con particolare gioia ed orgoglio, perché simbolo di Valsesianità.

Piera Mazzone