Non si può chiamarlo amore. 25 Novembre Teatro Civico Varallo Sesia
- Admin
- 27 nov 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Una serata veramente emozionante quella di Sabato 25 novembre al Teatro Civico di Varallo Sesia.
Per il secondo anno consecutivo, è stato proposto al pubblico, uno spettacolo di sensibilizzazione in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Promotori di questa iniziativa, Associazione Paviol Percorsi Antiviolenza di Biella che collabora con 9 Rotary Club, tra cui quello di Gattinara.

Lo scorso anno, la “Prima” di questo spettacolo era stata proposta con grande partecipazione di pubblico, alla Proloco di Borgosesia, quest’anno anche l’amministrazione comunale di Varallo, volendo supportare questa iniziativa, ha richiesto di replicarla anche a Varallo, dove poi, seguiranno nei prossimi mesi, dei progetti didattici nelle scuole del comprensorio varallese, proprio in collaborazione con l’Associazione Paviol, come ha fatto sapere l’assessore Nathalie Ricotti, nel suo intervento durante la serata.
Il suggestivo spettacolo, che ha coinvolto numerosi artisti della zona tra cui anche bambine e bambini, era un susseguirsi di canzoni, balletti, monologhi, recitazioni; curatori della serata Dante Delzanno, Paolo Gamalero, Alberto Bianchetto e Giuseppe Zoppis, quest’ultimo anche brillante presentatore.

Lo spettacolo aveva come primo obiettivo, la sensibilizzazione, sul gravoso e purtroppo molto attuale problema, della violenza sulle donne, mentre un altro e non meno importante era che il ricavato della serata, andasse interamente a favore di progetti di prevenzione e supporto alle vittime di violenza.
Donne vittime di uomini, che sicuramente a loro volta hanno dei problemi seri da dover risolvere ma che ovviamente, non possono essere motivo di atti violenti in ogni modo, sia verbale che fisico, su di una donna, una bambina o comunque una persona alla quale si dice di voler bene, di amare.
Ecco perché il titolo è quanto mai azzeccato! NON SI PUO’ CHIAMARLO AMORE
Certo, non è possibile amare una persona ed infliggerle sofferenze anche atroci e purtroppo come molto spesso accade in questi ultimi tempi, addirittura uccidendola in nome dell’amore… perché questo è certamente un modo “malato” di amare qualcuno e come tale va curato se possibile.
Gli artisti che hanno dato vita allo spettacolo sono stati tutti bravissimi e molto coinvolgenti nelle loro esibizioni.
Le loro performance hanno preso spunto da canzoni di famosi artisti, come Vasco, Britti, Ruggeri.. oppure da spettacoli come Notre Dame de Paris ma tutti con la propria individualità, sono riusciti a renderli unici e particolarmente toccanti ed il pubblico intervenuto, con i lunghi e numerosi applausi, ha fatto ben capire di aver apprezzato lo spettacolo.
La speranza ora, è che quello che si è riusciti a trasmettere in questa serata, rimanga nel cuore e nella testa delle persone, che anche se non hanno personalmente a che fare con questo tipo di problema, possano in qualche modo, portare aiuto, consiglio, supporto ma soprattutto insegnamento, a tutto il resto della comunità.
Di seguito una breve gallery di foto, a cura di MB Fotografia di Marco Bovolenta
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