Vercelli-Alagna a piedi, 130 km di emozioni.
- Occasioni Valsesia
- 24 ago 2017
- Tempo di lettura: 5 min
Manuel, Barbara, Daniele, sono loro i protagonisti di questa bella "avventura".
Sono amici e tutti di Vercelli.
Il trekking è partito infatti proprio da lì, in una calda mattina di metà agosto.
Colazione ognuno a casa propria e ritrovo per la partenza ufficiale.

Zaini in spalla, carichi del minimo indispensabile per il lungo tragitto ma con tanto entusiasmo e voglia di vivere grandi emozioni.
Un itinerario ben studiato, anche grazie all'esperienza di Manuel sul territorio, che come dirà lui stesso nell'intervista che state per leggere, è da oltre vent'anni, teatro di sue scorribande con la MTB e di trail running.
(Manuel Minola Violino, è anche guida di Mtb, QUI potete accedere al suo blog personale e QUI alla sua pagina facebook).
130 km in cinque giorni; momenti indimenticabili, qualche perplessità ma alla fine un'esperienza che rimarrà indelebile nel cuore e nella mente dei tre amici.
Qui di seguito potete leggere l'intervista integrale di Occasioni Valsesia, a Manuel Minola Violino.
Manuel, con chi hai condiviso quest' avventura?
L'ho condivisa con Barbara Papin e Daniele Cuzzotti, miei amici. In realtà dovevamo partire in quattro, Mara Pescio compagna di Daniele, purtroppo ha dovuto rinunciare per problemi personali.
Da dove siete partiti esattamente?
Siamo partiti dal centro di Vercelli, praticamente fatto colazione a casa come tutte le mattine, doccia, zaino a spalla e via!

Avete rispettato il vostro itinerario o avete dovuto cambiare qualcosa lungo il percorso per motivi di sicurezza o per altro?
L’itinerario è frutto di oltre venti anni di conoscenza del territorio, mio parco di scorribande in mountain bike e trailrunning, avevo fatto similmente un itinerario in mtb circa 4 anni fa e ho dovuto solo “raddrizzare il tiro” per renderlo più agevole da fare a piedi.
Dove avete mangiato e dormito?
Per le cene ed i pernotti ci siamo trattati bene, alberghi, hotel e B&B prenotati per tempo, abbiamo pensato che comunque queste, sarebbero state le nostre ferie e un po’ di conforto con qualche bicchiere di vino ci stava.
Qualcuno si è aggregato per qualche pezzo di tragitto o siete sempre stati da soli?
Tranne che per la partenza da Vercelli, dove ci ha accompagnato le prime ore Mara, il resto lo abbiamo percorso senza alcuna compagnia.
Il luogo che hai attraversato che ti è piaciuto di più?
Premesso che il viaggio ha avuto un suo fascino dal primo all’ultimo chilometro, perché attraversare in questo modo il territorio che hai abitato per quasi 50 anni ha una sua unicità e ti permette di vedere luoghi ed angoli che non avresti mai immaginato, penso comunque che la parte più interessante, è stata sicuramente quella relativa al territorio valsesiano e più precisamente la quarta e la quinta tappa.

Avete dovuto fare della preparazione specifica per affrontare questo trekking?
Siamo attualmente dei trailrunner e veniamo da esperienze diverse di sport e di montagna, non dei super esperti ma sicuramente con dei bagagli importanti, insomma... non lasciamo nulla al caso.
Il tuo momento più emozionante?
Sicuramente alla prima tappa. Un “amico” mai visto di persona, di cui abbiamo solo il contatto fb, Paride Iaretti, produttore di vini del gattinarese, mi manda un messaggio chiedendomi la posizione. In quel momento eravamo a Mottalciata abbastanza sfiniti dai 35 km sotto un sole rovente. Percorrendo la statale che conduce a Cossato veniamo bloccati simpaticamente da un auto, scende un tizio con una bottiglia di Gattinara in mano e molto emozionato esclama: “Manuel! Questa è per te, altro che integratori! “
Potete ben immaginare le nostre facce sbigottite ed incredule, in breve capisco di chi si tratta e l’emozione da parte di tutti è stata fortissima; questo penso sia stato il momento più emozionante che personalemente ho vissuto durante tutto il trekking e che mi accompagnerà per tutta la vita e credo sia lo stesso per i miei compagni di viaggio.

Il tuo momento (se c’è stato) più difficile?
Eh… la prima tappa è durata 12 ore, dalle 8 alle 20,00, faceva molto caldo, 45 chilometri e mille difficoltà a trovare cibo e acqua. La seconda tappa della foresta invece, quasi avvilente... Fare 20 km nella stessa foresta diventa complicato, l’ambiente varia poco e dopo le prime 2/3 ore diventa monotono.
C’è qualcosa di quest' avventura che non ti è piaciuta?
La parte negativa e che mai avremmo immaginato, è stata la difficoltà nel trovare esercizi aperti, bar, ristoranti, etc. Abbiamo attraversato una miriade di centri abitati fin quasi a Bocchetta Sessera e praticamente tutto chiuso. Nella prima tappa siamo riusciti a trovare la piscina di Collobiano “la piccola California” dopo 3 ore di cammino ed abbiamo quindi potuto mangiare qualcosa, da lì fino a Mottalciata tutto chiuso tranne (fortunatamente) un market aperto e che subito abbiamo preso d’assalto. Idem la seconda tappa, tutto chiuso! Alla terza tappa, il 16 di Agosto alle 9.15 del mattino tutti i bar chiusi, supplicando siamo riusciti a farci fare dei panini per affrontare i successivi 25 km che ci dividevano da Mera. Questa è stata davvero una grossa difficoltà e ci ha lasciato perplessi, per un territorio che cerca di essere turistico. Non puoi a Bielmenote/BocchettoSessera alle 9.15 di un mattino del mese d'agosto, trovare i bar chiusi!

C'è qualcosa che cambieresti se dovessi rifarla?
Sicuramente le tappe, le distribuirei in modo più omogeneo; sulla carta è una cosa con la traccia già pronta le cose cambiano. Avevamo “ipotizzato” 108 km e sono diventati 130 km. Possiamo dire che siamo i precursori di quest'avventura, se mai ce ne saranno altri.
A chi consiglieresti questo trekking?
Penso, a tutti quelli che hanno una discreta preparazione fisica e hanno un po’ di dimestichezza con ambienti di montagna, credo si possa “cucire” a misura, magari prendendone anche solo piccoli spunti. Per quel che ci riguarda, avventura fantastica davvero fuori porta e consigliatissima!
La buona cura dei materiali, abbigliamento tecnico e idoneo, sono fondamentali per la buona riuscita di un’esperienza di questo genere.
I nostri zaini erano mediamente sui 6,5 kg, scarpe da ultra trailed, abbigliamento tecnico, compreso quello all’interno dei nostri zaini, il superfluo l’abbiamo lasciato a casa.
Quante tappe e quanti km avete percorso in totale?
Abbiamo diviso il viaggio in 5 tappe, per un totale di 130 km e 3400 mt di dislivello positivo.
Quali erano le tappe?
L’itinerario è stato per circa l’80% e forse oltre in fuoristrada, da Vercelli abbiamo percorso l’argine del nostro fiume Sesia, poi il torrente Cervo e poi su, fino a Cossato meta della nostra prima tappa 45 km x 200 mt D+
Da Cossato asfalto fino a Camandona attraversando Valle San Nicolao e Pianezze, dopo di che, abbiamo percorso gli antichi sentieri della transumanza immersi nelle felci e boschi bellissimi, fino a sbucare a Bocchetta Sessera, Bielmonte meta della nostra seconda tappa 22 km x 1350 D+
Da Bielmonte abbiamo attraversato la foresta dell’Alta Valle Sessera, 20 km di pista bianca immersi fra boschi di faggi e larici senza incontrare anima viva, arrivati alla Bocchetta della Boscarola, confine con la Valsesia, abbiamo proseguito su di un sentiero irto per raggiungere Mera, meta della nostra terza tappa 22,5 km x 550 mt D+
Ripartiti da Mera abbiamo percorso la nuova pista ciclabile che conduce dapprima all’Alpe Meggiana, poi all’Alpe Pizzo e Alpe Sorbella, rimanendo per parecchi chilometri a quota 1800 mt con panorami sulla Valsesia e sul Rosa meravigliosi, dal Sorbella siamo scesi al ponte della Prabella lungo un sentiero immersi in boschi bellissimi, abbiamo successivamente attraversato l’Alpe Sorba e proseguito per Rassa, qui asfalto fino a fondo valle per poi immetterci sulla pista ciclabile per attraversare Campertogno, giungere a Mollia e portarci alla frazione Piana Fontana per la fine della nostra quarta tappa 26,5 km x 700 mt D+
Ripartiti per la quinta ed ultima tappa da Piana Fontana abbiamo seguito i “Sentieri dell’Arte”, Piana Viana, Piana Toni per scendere a Otra Sesia, qui abbiamo attraversato luoghi unici dall’aspetto quasi fiabesco, intrisi di storia. Da Otra Sesia abbiamo ripreso la ciclabile che ci ha condotti fino ad Alagna 12,5 km x 550 mt D+
Beh che dire Manuel.... complimenti! Siete stati bravissimi! E grazie per aver scelto la Valsesia quale tappa finale del vostro trekking!
Grazie.
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