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Disturbi autunnali, cure con la "Polmonaria"

  • Dott.sa Denicola Alessandra
  • 14 set 2017
  • Tempo di lettura: 1 min

Il periodo autunnale si avvicina e con lui le tanto temute influenze compagne di raffreddori, tossi e nasi rossi colanti.


La tradizione popolare ci viene in aiuto con la Polmonaria, pianta ormai in disuso, ma ricca di storia.


Pianta peculiare e variamente diffusa nell'areale alpino all'occhio risulta molto particolare e suggestiva; presenta, infatti, foglie con una varia maculatura biancastra di diversa forma.


La signatura della pianta la lega ai disturbi polmonari non esclusi polmoniti e tubercolosi; nello specifico la foglia era considerata similare al polmone mentre le macchie erano legate ai residui di catarri e macchie bronchiali che caratterizzavano il disturbo.


La ricca peluria della pagina inferiore la lega al petto irsuto degli uomini da lì deriva l'uso empirico come rimedio per tutti i malanni pettorali Nella medicina popolare e usata nelle minestre primaverili.


In inverno è consigliata sotto forma di decotto per la cura del catarro bronchiale e delle affezioni respiratorie in genere, polmonite compresa.


L'impiego scientifico prevede l'uso delle foglie come prevenzione dei malanni autunnali grazie alla presenza di saponina, mucillagine e tannino. Non da ultimo è da ricordare il suo ricco contenuto in sali minerali che la rende una pianta utile per il recupero dai disturbi succitati.

Polmonaria

 

Erboristeria Il Mughetto di Quarona

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